Cinque dita di manualità per essere interattivi, creativi e produttivi riscoprendo tecniche e lavorazioni dell’artigianato artistico locale:un pizzico di attenzione e per tanti ragazzi in gita a Matera l’opportunità di conoscere dalle mani e dalla sapienza dei maestri come si lavora la cartapesta, il tufo,la terracotta e altro ancora. E’ la formula del turismo ”made in Matera” che consente di scoprire o di riscoprire l’artigianato in ” 5D”…nella dimensione delle cinque dita che, legate a un pizzico di ingegno, passione e volontà consente di produrre manufatti di pregio e, per i più determinati, di intraprendere una attività di sicuro avvenire. Il merito è di Cna, Fondazione le Monacelle e Meta Travel, tre realtà materane lungimirante che hanno costruito un ”pacchetto” turistico che comprende oltre alla visita alle bellezze di Matera ”patrimonio dell’Umanità” e al circondario come Miglionico o Montescaglioso, per esempio, la possibilità di andare a bottega e a rotazione dai maestri Michelangelo Pentasuglia per la cartapesta, Pietro Colapietro per la terracotta e per gli allegri e colorati fischietti, e Giacomo Brucoli per il tufo. Il metterci le ”mani” provare alla fine fa accendere la lampadina del ” anch’io lo posso fare” anche se vengo da realtà dove si usano altri materiali o ci sono altre tradizioni artigiane come i ragazzi dell’ Istituto Paolo Sarpi di Venezia, che spazia dalla formazione al marketing aziendale. Per questi giovani, che porteranno a casa anche un attestato, il doppio ricordo di una esperienza unica nella Capitale europea della cultura per il 2019 che li ha attratti non solo per le bellezze artistiche e ambientali ma anche per quella manualità artigiana, fatta di tecniche e di esperienze, che è il segreto del successo del made in Italy nel mondo. Leonardo Montemurro, presidente della Cna di Matera, Antonella Salvatore Ambrosecchia direttore della Fondazione Monacelle , con la sinergia avviata con Meta Travel di Giovanna Pasciucco la soddisfazione di aver aperto una porta interessante nell’offerta del turismo locale, che può essere estesa non solo ai giovani, ma anche a famiglie e all’interscambio -più in generale- di esperienze e opportunità con visitatori italiani e stranieri. E viceversa,naturalmente, nella scia del turismo in ” 5D” che lega il turismo alla manualità artigiana. Non solo giovani, ma anche visitatori della terza età- come ci dice Antonella Ambrosecchia- di provenienza americana che a maggio,durante la permanenza a Matera, potranno cimentarsi con l’arte bianca e della panificazione o della ceramica e di altre opportunità della tradizione artigiana. E l’uovo di Colombo? No è quella manualità di una cultura millenaria, quella dei rioni Sassi e della civiltà rupestre, che hanno portato Matera a diventare capitale europea della cultura per il 2019.”L’evento -ha detto Leo Montemurro -è stato organizzato in collaborazione con l’Agenzia Turistica Meta Travel di Matera ed è il primo appuntamento rientrante nel Progetto “ARTIGIANI 5D” che si propone di trasferire ai ragazzi, in un momento come questo dove l’elettronica e le nuove tecnologie sembrano imperare, alcune nozioni alla base delle principali lavorazioni artistiche e tradizionali artigianali, espressione del territorio materano. Un modo nuovo e diverso di intendere la gita scolastica”.Buona la prima e i ragazzi veneziani, ne siamo certi, saranno validi ambasciatori per una formula turistica che da Matera farà rete in Italia e all’estero.
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