La Basilicata esiste

La Basilicata esiste, è un pò come il concetto di Dio, ci credi o non ci credi.
Rocco Papaleo, ai geografi negazionisti.

La Basilicata esiste!


Ci sono dei posti in cui non puoi capitare per caso: ci arrivi soltanto se hai deciso di andarci. La Basilicata è uno di questi: si sceglie di visitare questa terra per vivere un’esperienza diversa, immergendosi in posti che conducono per mano in un tempo lontano e magico.
La Basilicata è una terra che si fa scoprire poco a poco, e timidamente, sta riuscendo a far conoscere al mondo intero il suo territorio, la sua storia, la sua cultura millenaria. 
In effetti è solo dalla metà del ‘900, a partire da Carlo Levi e dal suo "Cristo si è fermato a Eboli", che il mondo si è accorto di noi.
La Storia ha percorso questa terra nei secoli: se si parte dalla Magna Grecia, si lascia già qualcosa indietro.
I Sassi di Matera sono uno spaccato di umanità unico al mondo. Raccontano la vita dell’uomo dai tempi del paleolitico, e attraversano i millenni. Camminando per gli antichi rioni di tufo, ci si accorge all’improvviso di essere sul tetto di una casa sottostante, una grotta che è diventata una casa, qualche suppellettile che ricorda arti e mestieri scomparsi, un affresco che risale a un’impensabile dimensione artistica.
La Basilicata è anche  la terra dei Briganti.  Avete mai sentito parlare di Nicola Napolitano, Giuseppe Caruso, Carmine Crocco, Michelina Di Cesare? I loro nomi ancora oggi sono ricordati nelle storie e nei canti popolari della nostra terra: perché quelli che il Regio esercito chiamava fuorilegge, per molti erano amici del popolo, per il quale combatterono e morirono senza paura. Sono nomi che riecheggiano tra le Dolomiti e il Vulture, e sono ormai parte stessa di quei monti.
Anche se antica, questa storia racconta quello che siamo, il nostro amore per la terra e per le tradizioni, l’umiltà, la semplicità, il carattere deciso, festoso ma anche malinconico.
Io sono lucana. Sono nata e cresciuta in Basilicata, tra i monti di Stigliano e i Sassi di Matera.
Sono lucana perché so cosa vuol dire il profumo del pane di Matera a prima mattina, il sapore del vino Aglianico del Vulture che lascia le labbra rosse e il cuore allegro. Sono lucana perché a tavola ho sempre trovato il salame paesano e il formaggio genuino, e mia nonna che mi ripeteva “Mangia che devi crescere”.
Sono lucana perché anche se  la mia regione non viene mai nominata durante le previsioni del tempo, c’è sempre il sole e un cielo azzurro azzurro. Sono lucana perché posso decidere se andare al mare sullo Jonio o sul Tirreno, senza uscire dalla mia regione, e godere di un mare che odora veramente di mare.
Sono lucana perché ho attraversato le vie di paesi in cui, a una certa ora,  trovi solo donne che stanno sedute sugli scalini con il “fazzolettone” in testa e l’umiltà negli occhi, mentre gli uomini sono in campagna a mietere il grano.  E ho avuto la fortuna di incontrare persone speciali e ascoltare racconti incredibili.
Sono lucana perché mi sento “brigante” nello spirito. 
La mia terra mi ha dato un’opportunità unica e preziosa:  affacciarmi alla vita cogliendone i dettagli, e scoprirne la bellezza nella sua totalità. Vecchie case abbandonate, portoni antichi, i santi protettori, le madonne, i panni stesi, e tanto altro ancora. E alla mia terra devo lo stupore dei miei  risvegli, con il sole che acceca e il falco grillaio che con il suo volo dona eleganza e forza al mattino.
La vita è anche questa, una questione di particolari, di momenti e scritte sui muri che nessuno legge, che vanno scovati, capiti.
Si dice che si apprezza la propria casa quando la si abbandona. Noi lucani lo sappiamo bene: siamo sempre stati un popolo con la valigia in mano, piena di speranze, voglia di lavorare e grandi sogni. Quando ho riempito la mia valigia, più di dieci anni fa, ho capito quali sono i sentimenti contrastanti di chi parte: l'euforia del cambiamento e il legame con le proprie radici.
Quando ho deciso di tornare, mi sono chiesta: “Come ho fatto a stare lontana da tutto questo?” Spesso vaghiamo per il mondo in cerca di chissà cosa, mentre la bellezza è proprio dietro l’angolo.
E così, è iniziata la mia nuova avventura da "lucana di ritorno". Dopo un lungo percorso formativo, lavorativo e di vita lontano dalla Basilicata, ho deciso di portare il mio bagaglio di esperienze qui dove sono nata. Insieme al mio compagno, avvalendomi di una guida turistica ed escursionistica di grande esperienza, ho aperto un'Agenzia Viaggi improntata su un progetto di valorizzazione e promozione del turismo in Basilicata come percorso culturale.
Questo blog nasce da questi pensieri, dal desiderio di esplorare la mia terra con occhi nuovi, e di raccontarne la meraviglia a chi mi leggerà e vorrà scoprirla.
Non vuol essere una guida turistica vera e propria, ma un suggerimento per chi decidesse di venire a trovarci e non sapesse dove andare; uno spunto per far conoscere una regione magica e ancora  inesplorata.
Ovviamente, chiunque volesse, può aggiungere informazioni e impressioni, descrivere qualche luogo, suggerire altre mete, raccontare il proprio viaggio e la propria esperienza lucana. 
È il mio modo di augurare buon viaggio a chi si inoltrerà nella terra dei briganti, dei lupi, dei contadini, delle grotte scavate nella roccia.
Perché chi arriva in Basilicata, ci lascia un pezzo del suo cuore e non la dimentica più.
Perché la Basilicata esiste, ed è splendida.